La Corte suprema di giustizia del Brasile ha revocato le misure di sorveglianza imposte a Cesare Battisti, l'ex terrorista condannato per omicidio. I giudici hanno revocato l'obbligo per Battisti di indossare il braccialetto elettronico, di riferire ogni mese alle autorità brasiliane e di non lasciare la propria area di residenza senza autorizzazione. Il tribunale ha accolto una petizione di habeas corpus presentata dalla difesa di Battisti.
Il governo italiano a più riprese doo la fuga di Battisti ha richiesto l'estradizione ai paesi che l'hanno ospitato concedendogli l'asilo politico. L'ex terrorista è stato arrestato nell'ottobre 2017 al confine tra Brasile e Bolivia perché sorpreso con una somma in contanti superiore al consentito. Sospettato di tentare la fuga dal Brasile per evitare la possibile estradizione, Cesare Battisti fu accusato di contrabbando di valuta e riciclaggio di denaro e arrestato. Il rilascio è avvenuto pochi giorni dopo con una serie di prescrizioni sulla libertà che la Corte di giustizia brasiliana ha ora cancellato.
Nel 1993, Cesare Battisti fu condannato in contumacia all'ergastolo dalla giustizia italiana per quattro omicidi, due commessi materialmente, per gli altri due in concorso, durante gli anni di piombo del terrorismo. Battisti si è sempre professato innocente e in Brasile si è rifatto una seconda vita.
Il governo italiano a più riprese doo la fuga di Battisti ha richiesto l'estradizione ai paesi che l'hanno ospitato concedendogli l'asilo politico. L'ex terrorista è stato arrestato nell'ottobre 2017 al confine tra Brasile e Bolivia perché sorpreso con una somma in contanti superiore al consentito. Sospettato di tentare la fuga dal Brasile per evitare la possibile estradizione, Cesare Battisti fu accusato di contrabbando di valuta e riciclaggio di denaro e arrestato. Il rilascio è avvenuto pochi giorni dopo con una serie di prescrizioni sulla libertà che la Corte di giustizia brasiliana ha ora cancellato.
Nel 1993, Cesare Battisti fu condannato in contumacia all'ergastolo dalla giustizia italiana per quattro omicidi, due commessi materialmente, per gli altri due in concorso, durante gli anni di piombo del terrorismo. Battisti si è sempre professato innocente e in Brasile si è rifatto una seconda vita.