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8 settembre 2021 - 18:04

Cannabis, primo sì alla legge: a casa sarà possibile coltivare fino a 4 piante

di Alessandra Arachi

La Camera ha adottato il testo base per depenalizzare la coltivazione della cannabis di non oltre quattro piantine «femmine» (sono quelle che producono l’influorescenza che contiene il Thc). Mercoledì la commissione Giustizia di Montecitorio ha votato il testo che è quello presentato da Riccardo Magi di +Europa e in seguito da Caterina Licatini del M5s. la Lega che aveva presentato un suo testo ha chiesto il disabbinamento dal testo base. «Siamo i primi in Europa a depenalizzare la coltivazione domestica di cannabis per uso personale», ha detto il deputato Magi. E ha aggiunto: «Un fenomeno che negli Stati Uniti è stato adottato su larga scala e ha generato 300 mila posti di lavoro. Inoltre il mercato legale ha sostituito quello illegale con notevole beneficio per la salute dei cittadini che possono seguire la filiera della produzione». «La coltivazione in casa di canapa è fondamentale per i malati che ne devono fare uso terapeutico e che spesso non la trovano disponibile oltre che per combattere lo spaccio ed il conseguente sottobosco criminale», ha detto invece Mario Perantoni, deputato del M5s, relatore del provvedimento.

Diminuzione pene per lieve entità

Nel testo è prevista anche una notevole riduzione di pena per i fatti di lieve entità «ma si aumenta fa 6 a 10 anni le pene per i reati connessi a traffico, spaccio e detenzione ai fini di spaccio della cannabis», ha spiegato Mario Perantoni (M5s), presidente della Commissione Giustizia e relatore del provvedimento. Si fa una distinzione fra droghe leggere e pesanti. «Oggi per lieve entità il giudice può decidere una pena da 2 a 6 anni di carcere, indipendentemente se si tratta di eroina o di cannabis», dice ancora il deputato Magi spiegando che se questa legge venisse approvata le pene per lieve entità diminuirebbero al massimo di un anno per la cannabis e al massimo di due per le altre droghe.

Maggioranza spaccata

In commissione sul voto del testo base c’è stata la spaccatura della maggioranza: hanno votato contro Lega, Fdi, Coraggio Italia e Fi (con l’eccezione di Elio Vito che si è fatto assegnare alla commissione Giustizia votando a favore). Italia Viva si è astenuta, mentre hanno votato a favore tutti gli altri, da Riccardo Magi di +Europa al Pd, M5S, Leu.

L’iter parlamentare

Il testo per cui la Lega ha chiesto il disabbinamento era stato presentato da Riccardo Molinari, capogruppo alla Camera. Ora dovrà essere fissato il termine per la presentazione degli emendamenti da discutere in commissione e, soltanto dopo, si potrà andare in aula.